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"testimonianza" (11)

Serena (27 anni)
Nazionalità Italiana
14 dicembre 2022

Ciao a tutti, sono qui per scrivere non una vera e propria testimonianza perché sono solo 4 giorni che non fumo ma una promessa a me stessa di non ricominciare più. Quando fumiamo ci sembra che la sigaretta sia la cosa più bella del mondo, che accompagna come mix perfetto un bicchiere di vino, un caffè, un dopo cena. La verità è che la sigaretta ci distrugge piano piano ogni giorno e la nostra scelta è dire di no a qualcosa che ci toglie il fiato, che ci fa ammalare oppure rimanere nell’illusione che una cosa puzzolente, cancerogena possa invece regalarci qualcosa. Voglio fare una promessa a me stessa e scelgo la vita: non fumerò mai più
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Serena (27 anni)
Nazionalità Italiana
14 dicembre 2022

Ciao a tutti, sono qui per scrivere non una vera e propria testimonianza perché sono solo 4 giorni che non fumo ma una promessa a me stessa di non ricominciare più. Quando fumiamo ci sembra che la sigaretta sia la cosa più bella del mondo, che accompagna come mix perfetto un bicchiere di vino, un caffè, un dopo cena. La verità è che la sigaretta ci distrugge piano piano ogni giorno e la nostra scelta è dire di no a qualcosa che ci toglie il fiato, che ci fa ammalare oppure rimanere nell’illusione che una cosa puzzolente, cancerogena possa invece regalarci qualcosa. Voglio fare una promessa a me stessa e scelgo la vita: non fumerò mai più
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Mela (26 anni)
Nazionalità italiana
14 dicembre 2021

Mia madre è morta tre anni fa, a soli 60 anni: è stata uccisa dalle sigarette. Fumava ogni giorno almeno un pacchetto di Marlboro gialle, da quando aveva circa 15 anni. Era una persona colta e intelligente e sapeva a cosa sarebbe necessariamente andata incontro -cos' altro ci si può aspettare in queste condizioni?-, ma la forte dipendenza le impediva di smettere. Tutta la vita -i brevi 23 anni che ho potuto passare con lei- le ho chiesto di smettere. Tutta la vita ho respirato il suo fumo passivo, e non ha smesso del tutto neanche quando era incinta: il che ovviamente, significa che anche io, pur non fumando, ho molte più probabilità di sviluppare tumori e altre patologie. Quando ha saputo che aspettava un nipotino, ha deciso che valeva la pena di vivere e di vederlo crescere, e quindi ha finalmente trovato la forza di smettere di fumare; peccato che fosse troppo tardi: dopo qualche mese di sintomi sospetti e analisi che sembravano relativamente a posto ("tranquilla, non muoio di sicuro", disse un giorno), fu ricoverata per fare analisi più estese perché non si capiva cosa avesse. Tornò a casa annunciandomi: " e così alla fine, mi sono beccata un tumore". Il tumore ai polmoni era nascosto dallo sterno e si era sviluppato molto in fretta. Ormai c'erano metastasi al cervello, al cervelletto, e in alcune ossa. I dottori sapevano che non potevano salvarla, al massimo prolungare la sua esistenza per un paio d'anni, così dicevano. Non ha fatto neanche in tempo a prepararsi a morire. Due mesi dopo è finita ricoverata d'urgenza con un'ischemia, non si sa se causata dal tumore stesso o da altro. Fatto sta che non puoi dare anticoagulanti a una persona con un tumore perché - così mi hanno spiegato, ma non sono un medico quindi non so dirvelo in termini scientifici- fluidificando il sangue favorisci la propagazione del tumore stesso. Si è spenta in cinque giorni. Ho assistito impotente all'orribile procedura per cui i nostri cari ci vengono sottratti dagli ospedali, e li puoi vedere per un'ora al giorno, mente stanno in un reparto emergenze fatiscente in stanze da quindici persone senza alcuna privacy mentre pregate che si liberi un posto letto decente nel reparto giusto, con le infermiere che corrono come delle matte, che cambiano i pannoloni in mezzo ai corridoi e non riescono a dare retta a tutti -non per colpa loro, è carenza di personale e di spazi. Intanto ogni giorno l'ischemia in corso la intaccava sempre di più; in quei dieci minuti al giorno che mi era concesso di vederla, non riuscivo quasi a capire cosa stesse dicendo. Solo frammenti di frasi; tra cui ne ricordo due: "che dici, secondo te ci torno a casa?", a cui ovviamente ho mentito. E "mi dispiace" - detta quasi piangendo, perché si rendeva conto che la stupidità del fumare le dannate sigarette la stava privando non solo di godere la pensione per cui ha sgobbato tutta la vita, ma stava privando di lei me a soli 23 anni, mio fratello, il nipotino - che così non ha mai conosciuto, perché è nato poche settimane dopo-, mio padre con cui aveva condiviso tutta la vita: speravano di invecchiare insieme; li ho visti tante volte scherzare su una vecchiaia che non c'è mai stata. Comunque a parte queste cose non si è capito nient'altro: qualunque comunicazione avesse voluto farci per le nostre vite o anche solo per dirci addio non l'ha potuta fare. Cinque giorni d'inferno in ospedale, svegli h24, sdraiati clandestinamente sul pavimento come dei senzatetto, assistendo alla scena del prete che le dava l'estrema unzione, ogni giorno una notizia peggiore fino allo scemare di ogni speranza. Per non dimenticare la sera in cui mi hanno intimato di andare a casa, e ho capito che non l'avrei mai più rivista. Non sarei mai voluta andarmene: d'altra parte, capivo che volevano proteggermi da qualcosa di troppo terribile. Le ho detto addio tra le lacrime, e la telefonata che ho ricevuto la mattina dopo non è stata una sorpresa. Da lì in poi non c'è stata pace: la nostra vita è stata completamente sconvolta, tra funerali, burocrazia, mio padre impazzito, una tizia sospetta che ha approfittatto della sua fragilità cercando di fregarlo e mi sta ancora occupando casa -per cui non posso tornare senza farmi venire io un tumore per lo stress-, mio fratello depresso, io a pezzi a cercare di ricominciare in un'altra città, mio nipote che non avrà mai la gioia di conoscerla, di sentire la sua voce e i suoi insegnamenti, di ricevere una sua carezza, un suo abbraccio. Diceva sempre che avrebbe tanto voluto dei nipotini. Mi sono resa conto che in realtà non è solo colpa delle sigarette di per sé: è colpa della nostra società, della nostra inerzia, delle pressioni sociali e delle stupide mode, del paradigma dominante sul lavoro e sul successo che ci fa lavorare e stressare tutto il tempo e quindi cercare valvole di sfogo come il fumo. Ed ecco il risultato. Fumatori, spero che questa testimonianza vi aiuti a trovare la spinta necessaria - lo so, è difficile - per buttare quel pacchetto di sigarette e non ricomprarle mai più. Non ne vale la pena. Vale piuttosto la pena di riuscire a godervi la vostra vita, il vostro tempo -l'unico bene che nessuno può mai restituirci-, vedere crescere i vostri figli e nipoti se ne avete, stare accanto a chi vi ama. Cambiate vita, cambiate lavoro, cambiate qualsiasi cosa vi stressi, o trovate un'altro modo per sfogarvi se non potete fare queste cose... altre droghe a parte, difficilmente c'è qualcosa che possa fare altrettanti danni alla salute di una persona - e di tutta la sua famiglia. In primis fatelo per voi stessi: nessuno merita di morire così. E nessuna delle persone che vi amano più di chiunque altro, meritano di vedervi morire così, di non potervi mai più rivedere e riabbracciare. P.S. ringrazio chiunque abbia creato questo spazio; avrei voluto fare io stessa una cosa di questo tipo, e vi ho trovati così. Mi piacerebbe incontrarvi per sapere di più dei vostri progetti e sapere se posso contribuire in qualche modo, ma non trovo contatti. Grazie.
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Sabrina (33 anni)
Nazionalità Italiana
10 ottobre 2021

Il 24 Agosto 2021 ho deciso di non fumare più, premetto che fumavo la Glo Hyper e quindi ero arrivata a un punto che non provavo nessun piacere a fumare, quindi ho smesso di fumare e riesco a portare avanti questa decisione con grandissima soddisfazione oltre alla estrema difficoltà che ho avuto durante l'astinenza da nicotina, ma ogni volta che stavo in crisi leggevo le testimonianze dei molti ex fumatori di questo sito e devo dire che per me è stato terapeutico e ogni volta che mi sento fuori luogo e ho voglia di fumare mi reco qui a leggere le esperienze anche quelle che ho già letto. Ho smesso da poco ma mi sento di poter continuare a non fumare a vita eterna. Ovviamente aggiornerò le mia testimonianza ogni tot mesi.
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Barbara (37 anni)
Nazionalità Svizzera
31 agosto 2021

Ciao o buona sera a tutti! Vorrei condividere la mia testimonianza di speranza per tutti coloro che stanno ancora lottando per smettere di fumare per sempre. Sono passati 5 mesi dall'ultima volta che ho fumato una sigaretta. Non è stato facile smettere! Per circa un mese, ho lottato molto con le mie ansie e voglie ossessive. Poi... alla fine del secondo mese tutto è andato bene! Niente più voglia di fumare, solo una piccola voglia (più che altro un "pensiero") di tanto in tanto. Faccio fatica a credere a me stesso eppure... Da un mese a questa parte, la mia vita sta cambiando. Sento che non sono più lo stesso. Avevo paura di un cambiamento della mia personalità: pensavo che smettere di fumare mi avrebbe reso meno "interessante" e più timido, che non avrei "fatto casino" così tanto... Beh... con mia grande sorpresa è il contrario! Sono molto più aperto agli altri, meno stressato, molto fiducioso nel futuro e in me stesso... Oltre ai classici benefici fisici dello smettere, da qualche settimana sento un bisogno impellente di mettere ordine nella mia vita! Ho capito e ora so di essere una persona forte, motivata e piena di vita. È come se dovessi godermi ogni secondo della mia nuova vita e comincio a mettere tutte le preoccupazioni in prospettiva... Dopo aver sopportato il mio cattivo umore, chi mi circonda apprezza il mio entusiasmo e il mio buon umore! Lunga vita ai non fumatori!!!!
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Maud (33 anni)
Nazionalità Kanada
31 agosto 2021

Ciao! Mi chiamo Maud e ho dato la mia testimonianza poco meno di un anno fa su questo sito, quando ho smesso di fumare. Tra pochi giorni sarà un anno e sono orgoglioso, estremamente orgoglioso. Oggi testimonio per dirvi che sì, è possibile. Un anno fa fumavo un pacchetto al giorno. Non tocco più una sigaretta e non è un tormento, è una felicità. Crederci, provare e riprovare. E dire "fanculo" alle persone che non credono in te. Trova le tue motivazioni, scrivi le tue motivazioni, ovunque, a casa, in ufficio, in macchina (viva il post it!) Dico spesso che ho appena passato un anno in "e": ho pianto, insonnia, mi sono gonfiata (+ 10 kg!), abbottonata tutta l'estate... ma ci sono riuscita. Mi sono dato un anno per "evacuare" la sigaretta! Ecco il punto: * Piangevo per ore e ore, senza una ragione apparente: i miei migliori amici hanno cercato per ore di capire perché piangevo "per niente". Abbiamo finito per riderci sopra... io, sempre a piangere! E va bene così. Ho di nuovo la mia leggendaria energia! * Ho avuto l'insonnia... ebbene sì, mi succede ancora. Io prendo il lato buono delle cose... latte caldo prima di andare a letto, tisane rilassanti, musica soft, bagno con candele e oli essenziali. Mia figlia lo adora. Anche io... Non è così male trattare l'insonnia! * Mi sono gonfiato... Oh, questo... questo è davvero sgradevole! Ma avevo accettato l'idea che potesse succedere e credo che questo abbia contribuito molto al mio successo. Un anno grasso per una vita più sana. Lo prendo io. Ed eccolo lì... Attaccando i fagiolini invece del piatto di cioccolato, la bilancia ricomincia a sorridere. Anche i miei vestiti. E io, non ne parlo nemmeno! * abbottonato tutta l'estate... ora, ragazze (e ragazzi), è la vostra occasione per correre dall'estetista per qualche trattamento al viso. Tempo per te, ci prendiamo cura di te... Se questa non è felicità!!! Sto iniziando la mia nuova vita sana da ex-fumatore. Detto tra noi, se ho avuto abbastanza forza di volontà per riuscire a smettere di fumare, significa che posso avere abbastanza forza di volontà per molte, molte, molte altre cose, giusto? Wow!!!
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Georgio (67 anni)
Nazionalità svizzera
31 agosto 2021

Ero un fumatore incallito, e quando ho deciso di smettere di fumare consumavo due pacchetti di sigarette al giorno... E di quelle sigarette di tabacco marrone che puzzano, senza filtro, quelle che venivano distribuite nell'esercito negli anni "60". Consapevole dei disagi che il mio comportamento generava a chi mi circondava, del cattivo esempio che davo ai miei figli, degli effetti nocivi sulla mia salute (e all'epoca non si parlava di fumo "passivo"!) e soprattutto della stupidità della mia azione, presi la decisione di porre fine al "fumo"; dovevo fare il passo. Oltre alla mia analisi, ho stimato che mi piacevano solo quattro o cinque sigarette al giorno delle circa quaranta che consumavo, e che nella misura in cui riuscivo a resistere ad esse la battaglia sarebbe stata vinta. Inoltre, accettavo sempre meno l'inettitudine di questo gesto, nel quale rifiutavo di riconoscermi in lui... Con questi argomenti in mente, ed essendo consapevole che il principio "tutto o niente" era l'unico valido, ho approfittato di un periodo di congedo per porre fine alla mia pratica durante la notte. Chiavi del successo dopo aver preso la decisione: * Saper resistere alle quattro o cinque sigarette che sembrano imperative (al mattino, dopo i pasti, ecc.). Devi essere in grado di sopportare la voglia per uno o due minuti per sigaretta, e divertirti durante quel tempo. Dopo quattro o cinque settimane, l'intensità del bisogno si attenua e scompare completamente dopo due o tre mesi. * Avere una volontà forte, non accettare più di mettere una sigaretta alle labbra * fare esercizio fisico * rifiutare di pensare che siamo vittime della società e che il tabacco (per parlare solo di esso) ci permette di combattere lo spleen. Dopo la mia esperienza, sono convinto che solo la forza di volontà e il buon senso possono mettere fine al vizio del fumo. Non posso che lasciare ai lettori della mia testimonianza immaginare quali siano i miei sentimenti nei confronti dei "cerotti" e di altri metodi d'ipnosi proposti qua e là e che, sotto il pretesto di fornire una soluzione ai tabagisti, nascondono un'azione commerciale molto lucrativa. Tuttavia, se uno di loro può aiutare, perché no! Ma resto convinto che solo la forza di volontà e il buon senso sono la chiave del successo. E che dire delle belle sensazioni che il tabacco ci ha nascosto durante tutto il periodo in cui siamo sue vittime e che scopriamo di nuovo non appena è finito!
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Filippo (47 anni)
Nazionalità Italia
31 agosto 2021

Qualche parola che spero vi aiuti. 47 anni, fumatore da 29 anni, nell'aprile 2014 ero a 50/60 sigarette al giorno. Il palco è pronto. Già 5 tentativi falliti di smettere e questo è il mio 6°. Le mie motivazioni: tosse continua fino al punto di non riuscire a dormire, dovermi fermare 1 o 2 volte per salire una rampa di scale e uno pneumologo che mi dice "continua così... e non ne avrai ancora per molto". Ho un bambino di 14 mesi dopo 8 anni di attesa e finalmente ho dovuto passare attraverso il trattamento per vedere questo piccolo tesoro. Sono solo al mio 5° giorno senza sigarette ... e sto lottando, i primi 2 giorni è stato ok ma ieri e oggi è stato HARD ... con lo Ziban come aiuto. Come sarebbe senza di loro? ...Ciò che mi motiva più di tutto è il fatto che sono consapevole di tutta la gioia che mi dà mio figlio e gliela restituisco avvelenandolo poco a poco, voluta dopo voluta... tutto per il mio piacere. Che tipo di padre sono? Ieri mattina, sul punto di crollare, ho letto una testimonianza su questo sito dove una madre ha parlato per il suo bambino prematuro che si trovava in una situazione drammatica. In 1 anno ho speso più di 3500 euro per le mie sigarette, senza contare le visite dal medico, le gocce per la tosse, gli sciroppi e così via. Che tipo di persona sono? Sono al mio 5° giorno, ho paura di crollare ma penso a tutto quello che ti sto scrivendo e voglio tenere duro per il loro amore. Sono con voi che siete ex- fumatori o che volete esserlo e il mio sogno è di potervi certificare presto che faccio parte di questa famiglia di ex-fumatori. E CREDO nei sogni che diventano REALTA' ... che non abbiamo NULLA senza NULLA ... ma i nostri tesori più cari non sono proprio quelli che sono stati difficili da avere o da raggiungere. Uno dei miei prossimi tesori sarà quello di essere un ex- fumatore. Auguri a tutti voi.
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Claudia (39 anni)
Nazionalità Svizzera
31 agosto 2021

Sono passati 6 mesi da quando ho smesso di fumare, grazie ai cerotti per i primi 2 mesi, il tempo di darmi nuove abitudini senza soffrire di astinenza. Poi ho smesso anche i cerotti e, a parte un po' di nervosismo da gestire, tutto è andato meravigliosamente bene. In effetti, i miei ultimi anni di fumo sono stati completamente privi di piacere e pieni di sensi di colpa e mi rendo conto oggi che è stato più difficile fumare che smettere!!! Smettiamo di dire che è così difficile smettere di fumare... serve solo a spaventare i fumatori e a scoraggiarli definitivamente... Ho smesso di fumare senza nessuna forza di volontà eccezionale, senza guadagnare più di 2 kg, e senza subire il martirio... Il desiderio di fumare è come una bestia in fondo alla nostra pancia che reclama la sua sostanza... Non fa parte di noi, è stato introdotto in noi e può andare ovunque. Prima lo tagliamo, prima scomparirà. Ridurre le sigarette non fa che mantenere in vita la bestia. Vorrei che la mia testimonianza rassicurasse i futuri ex-fumatori sulla difficoltà di smettere. Vivo molto meglio da quando ho smesso di fumare. Non devo più affrontare questo senso di colpa, la mia salute e il mio portafoglio. Sono finalmente d'accordo con me stesso. Vale davvero la pena di fare sul serio. Dimenticate tutto quello che vi è stato detto, fate la vostra esperienza. Vedrai, è molto più facile di quanto pensi!
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Mauro (63 anni)
Nazionalità Italia
28 giugno 2021

Ormai sono 3 anni senza fumo di sigaretta, avevo lasciato la mia prima testimonianza qui. Che dire, non ne ho più sentito il bisogno, le astinenze sono andate via, la salute è piano piano risalita. Non ho più affanni, respiro a pieni polmoni, e il corpo tende all'autoguarigione. I primi tempi sono stati di espulsione, il catrame nero veniva espulso e durata un eternità ma poi come d'incanto più niente catarro....vie aeree libere e sgombre. Mia moglie non riesce a smettere e se interferisco diventa nervosa. Ho provato per curiosità un solo tiro della sigaretta di mia moglie....mi sembrava di aspirare veleno, mi sono detto come ho fatto ad essere così incosciente a buttare giù nei miei polmoni quella roba, eppure lo facevo. Ragazzi smettete, fatevelo dire da un ex è importante volersi bene perchè si tratta proprio di questo amarsi. La vita è un soffio.....cerchiamo di renderlo più puro possibile. Mauro
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