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"pacchetto" (20)

Alessandro (56 anni)
Nazionalità italiana
05 novembre 2023

Pensavo che non fosse possibile liberarsi dal fumo di sigaretta la quale era una forma di relax irrinunciabile, avevo in effetti cominciato a 18 anni in IV° Liceo anni parliamo di 8-10 pacchetti all'anno in determinate occasioni, discoteca, cene fuori e vacanze e fu sotto tesi di Laurea (24 anni)che presi davvero il vizio. Fino ai 30 anni ero sotto le 5-6 sigarette al giorno il "pacchetto da 10" durava 2 a volte anche 3 giorni senza impegni serali poi il boom e mi ritrovai con un pacchetto di bionde al dì sul groppone! Dissi OK ora basta ma nulla da fare i tre stop di qualche settimana tra i 31 e i 32 anni non fecero che aumentare a 24-26 tizzoni quando riprendevo e allora cambiai marca, più forti e cattive e per 7/8 anni sembrò funzionare ero tornato al "pacchetto da dieci" e dopo un altro paio di tentativi sempre di qualche settimana con quello arrivai ai 42° compleanno. Smisi per la quinta volta per circa un mese ma quando ripresi passai al pacchetto, lessi libri, novelle e pareri ma rimanevo sempre sulle 20 anche 25 sigarette al di (magari fumate mezze ) ma sempre tante erano. nel 2017 era tempo di raccolta olive intorno casa e mentre ero intento a rastrellare gli apici dei rami mi accorsi di aver finito le sigarette dissi OK appena arrivano gli amici vado a prenderle e misi in bocca un rametto di Olivo tagliato con le cesoie della lunghezza e dimensioni di una bionda, Arrivarono gli altri a darmi ma forte avevo il mio rametto e senza accorgermene terminai la giornata. Alle 23,15 di quel 13 febbraio ebbi una crisi di astinenza scesi in giardino tagliai un altro tronchetto e dissi tra me e me le compro domattina tanto devo andare a Roma. In effetti alle 6.30 passai innanzi all'hotel sulla statale ma non mi fermai a comperare il pacchetto e non fumai tutto il giorno. Trascorse una settimana con quel pagliativo in bocca dal sapore neanche poi tanto oleoso, poi una settimana, due, tre e quattro ed eccomi arrivare al pronto soccorso con una gastrite quando uscii volevo comprare le sigarette e invece scattò una sorta di meccanismo alla Forrest Gump : "un mese senza fumare chissà se arrivo a due?" Un amico medico poi mi consigliò di prendere un blando miorilassante due o tre gocce prima di dormire e da 2 mesi arrivai senza rendermene conto a 6 e lì ho affrontato per la prima volta il mostro! La crisi che ti fa ricominciare fu fortissima ma vinsero Forrest, il tronchetto d'olivo e il miorilassante. Ogni tanto il mostro si fa vivo ma sono arrivato senza fatica a sei anni e mezzo e quando arriva la voglia (per fortuna sempre più raramente) chiamo Forrest e dico "se sono arrivato a sei facciamo almeno 7! Risultato? Credetemi non dico balle ne è mia intenzione fare l'esibizionista ma a 56 anni suonati sto meglio di 10 anni fa e le mie prestazioni: percettive, fisiche incluse quelle sessuali sono aumentate di un buon 20-25% malgrado l'inesorabile trascorrere degli anni. Non è semplice smettere questo sia chiaro ma provateci e se avete bisogno di aiuto magari chiamate anche voi il vostro Forrest....
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Nicholas (24 anni)
Nazionalità Italia
18 novembre 2021

La mia prima cicca l' ha accesi a 9 anni , iniziai per caso ... giusto perchè con i miei amici trovammo un pacchetto di sigarette per intenderci . Da allora anno dopo anno sono cresciuto , ed con me è cresciuto anche il vizio ...fin ad tempi recenti con un pacchetto al giorno .... il punto che sono d' avvero stanco stavolta... di avvelenarmi , di accendere mutui annuali per avvelenarmi ....e ho deciso di dare uno stop ! come faccio ? ! forza di volontà , un pacchetto di gomme alla menta da 100 , ed integratori per dormire come vagonotte, novanight ecc.... questo è il terzo ed ultimo tentativo che faccio , ma stavolta oltre ad essere preparato , sono veramente deciso ... alla fine con il fumo ho tanti ricordi , che si associano alle mie prime esperienze in generale.... ma più di questo non sono nulla... da piccolo davano una certa aria , adrenalina ecc ... ma adesso sono solo uno schiavo che fà il gioco della morte , corro , lavoro , guadagno, pago mi avveleno e così via ... ... a casa mia fumano e il processo è stato ancora più difficile ... ma non voglio più essere schiavo della nicotina !
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Véronique (52 anni)
Nazionalità Svizzera
31 agosto 2021

Ho acceso la mia prima sigaretta a 13 anni durante una vacanza al mare. Ma non credo di essere entrato nel club dei fumatori fino ai 15 anni, quando ingoiavo davvero una buona ventina di "sigarette" al giorno. Ci si sentiva bene ed eravamo molto meno consapevoli degli effetti nocivi del fumo. Mia madre è morta a 56 anni a causa di problemi cardiovascolari, in gran parte causati dalle sigarette. Mio padre ha smesso di fumare, ma questo non gli ha impedito di essere preso dal "granchio": il cancro alle corde vocali. E ho continuato a consumare almeno un pacchetto al giorno. Non si trattava di smettere, come prova, non ho mai provato nulla per quasi 30 anni (tranne durante le mie gravidanze quando avevo la fortuna di essere disgustata dall'odore del tabacco). Tuttavia, due estati fa, siamo andati in Olanda come famiglia, in mezzo a nient'altro che campi di tulipani, seduti di fronte a questo spazio di natura, abbiamo deciso, mio marito ed io, di fumare l'ultima sigaretta un po' come una sfida. Il fatto che ho cambiato completamente la mia vita per tre settimane è stata una grande sensazione. Nei primi giorni correvo come un orso in gabbia, soprattutto la sera, quando le sigarette erano al massimo qualche giorno prima. Ma ho tenuto duro. Camminavo lungo le strade deserte o gridavo nei campi e tornavo a casa tranquillo. La parte più difficile era tornare a casa con tutte le piccole abitudini che improvvisamente riapparivano. Ho trovato un "trucco" che mi ha aiutato ad affrontare la situazione: invece di sistemarmi sul divano alla fine della giornata, mi buttavo a letto con un buon libro. Essendo la camera da letto un luogo dove non ho mai fumato, il richiamo della sigaretta era meno forte. Solo sulla strada, negli ingorghi o quando sono infastidito dalle inciviltà di certi automobilisti, ci penso; l'auto, luogo da cui non posso fuggire, è un posto dove accendevo un numero vertiginoso di sigarette. Due cose però mi tengono lontano dalle tabaccherie: il ricordo di questa dipendenza e il panico che ho provato quando ho scoperto il mio pacchetto quasi vuoto. Dovevo saltare in macchina, a qualsiasi ora del giorno, per trovare un rivenditore aperto. Domenica è stato un giorno terribile per questo... Quando vedo tutta quella gente in coda di notte o nei giorni festivi davanti all'unico tabaccaio aperto della zona, mi dico che sono uscito. Infine, il secondo fattore che gioca un ruolo per me è l'odore che tutti i fumatori trasmettono e l'immagine che danno. Ero una di quelle persone che manovrano la loro auto con una sigaretta in bocca, appartenevo a questa comunità di persone che non possono fare a meno di accendere la loro "cicca" per strada, ero impregnato dell'odore del tabacco freddo nonostante tutti gli sforzi per evitarlo. Ora trovo molto brutta la gente con i mozziconi di sigaretta in bocca, e sgradevole l'odore di tabacco che mi salta alle narici quando un fumatore si avvicina per salutarmi, anche quando ha spento la sigaretta. Non tutto va bene in questa avventura. Anche se penso di essere in gran parte guarito, ho messo su molto peso "compensando", soprattutto quando guidavo (pacchetto di dolci, piccole soste in panetteria...). Sto cominciando a vedere la fine del tunnel da quel lato, ma ci sono voluti due anni per stabilizzarmi e cominciare a tornare alla normalità. Avrei potuto evitare di mettere su i dieci chili con un aiuto esterno, ma in ogni caso, ne vale la pena.
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wally (60 anni)
Nazionalità italiana
29 febbraio 2024

Non era nei pensieri smettere di fumare dopo bho? 30 anni? Nonostante amici vicini che ti dicono sempre ..e dai smetti!! Sempre ignorati !!mentre cmq per rispetto uscivo fuori nel terrazzo a fumare!! Poi per un intervento dentistico con punti ,il mio Amico dottore mi ha detto: stasera mangia GELATO E NON FUMARE senza specificare per quanto tempo e quindi per PAURA per una settimana ,ho smesso di fumare e poi tolti i punti mi sono accorto che potevo fare a meno di fumare. Ho preso il treno per Milano e dopo 3 ore di viaggio scendendo alla stazione mi sono accorto che non mi mancava accendere la sigaretta , ma cmq ho mangiato una mentina!!! Stasera mentre scrivo sono passati 2 mesi senza fumare e ho presi 2 treni per Milano da Roma e il pacchetto di sigarette è ancora sul mio mobile!! Certo ogni tanto mi viene la voglia...e allora MENTINA!!! fra 5 giorni sono 2 mesi che non fumo (sig!!!) e allora manderò un messaggio alla mia carissima Amica , che sempre mi rompeva ...dai smetti di fumare ...ecc..e sarà una GIOIA vedere la sua piacevole sorpresa !!!La sua Gioia per il Suo Amico che è riuscito a smettere di fumare!! l'ho fatto per ME ,naturalmente, ma non vi nascondo la gioia di raccontarlo a Lei, che tanto mi rompeva sul fumo!!! Oggi ho capito che il fumo è solo GESTUALITA'.....spero di riuscire ad andare avanti...stasera il pacchetto e lì se voglio, ma resterà li promesso!!. Invece una cosa che non ho ancora fatto , ma sarebbe giusto cominciare .. E' METTERE OGNI GIORNO NEL SALVADNAIO ,5 EURO !! Ciao a tutti e Buona sorte.
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Alessandro (55 anni)
Nazionalità italiana
19 marzo 2023

Ho cominciato tardi a tra i 22-23 anni anche se qualche sigaretta al liceo l'avevo fumata. L'anno che precedette la mia tesi di laurea fu catastrofico (visto il vizio in oggetto) comincia in Dicembre sotto esame con le M Light pacchetto da 10 eros sicuro che potevo controllarlo considerata la mia disciplina e invece si è rivelato l'unico "vizio" che non ho saputo controllare. Fin a 28 anni ne fumavo 2-3 al giorno massimo 4, poi passai al pacchetto da venti che mi durava 3-4 giorni e a 35 anni ero un fumatore accanito 20-25 sigarette al giorno. Passai a una marca più "forte" o "cattiva" se volete e riuscivo a contenermi 3-4 al giorno fino ai quaranta ma poi 10-15 e 20 dopo i 45 anche li. Queste fasi erano state intervallate da brevi stop, da 3 ai 15 giorni una volta avevo resistito quasi un mese ma poi di nuovo ceduto alla nicotina come un docile schiavo. Il 13/02/2017 successe una cosa importante avevo finito le sigarette erano le 23 e 30 circa di sera e non uscii a comperarle! Strano a volte uscivo pure alle 2 di notte! Il giorno seguente mi ripromisi di comperarle e invece non lo feci e una settimana dopo ero al P.S. con un'aritmia sconvolgente da attacco di panico. Spiegai il problema e i medici emergenzisti mi implorarono "quasi fosse problema loro" di resistere e allora comperai la liquirizia in pacchetti tanto per lenire la smania. Peggio anche la pressione andò alle stelle da fumatore avevo 80-130 ero salito a 90-150/160, mi arrabbiai e dissi "domani ricomincio vorrà dire che morirò, meglio campare così non si può" ! Il giorno dopo stavamo potando gli olivi in giardino, ma ero davvero deciso a recarmi in tabaccheria e non lo avevo ancora fatto perché aspettavo i miei collaboratori allorché non essendoci un fumatore tagliai un cacchione e ne feci un pezzetto lungo come una sigaretta posticipando le mie intenzioni all'ora di pranzo. Quel tronchetto di 5-6 centimetri e diametro simile alla sigaretta dal sapore lievemente oleoso stava invece per essere una svolta anzi è stato la svolta perché dopo 6 anni e un mese ancora non ho riacceso una sigaretta vera. Non so se è una cosa temporanea o definitiva, a volte ci sono anche dopo così tanto tempo dei momenti di ricaduta ma Mr. tronchetto d'Olivo si è per ora rivelato un serio e puntuale guardiano. Ne taglio un paio lungi una trentina di centimetri e come ho detto del diametro di una sigaretta li lascio con la leggera corteccia in frigo e ne seziono uno al giorno a volte passano 3-4 giorni senza che ne faccia uso. Ma vediamo i miglioramenti: primo raramente ho la tosse mentre oltre 6 anni fa tossivo spesso la notte e durante il giorno, percorro per hobby quando posso anche 10-15 km a piedi senza essere con il fiatone e le altre prestazioni tipo concentrazione, decisione, raziocinio incluso il sesso sono migliorate di un buon 25-30% ! Si dice che noi ex fumatori saremo sempre a rischio ed io ci credo ma Vi posso garantire che salvo in quelle occasioni che potrebbe esseri una ricaduta, sempre più rare per fortuna dalle 15-20 dei primi tre anni ora si verificano 2-3 massimo 4 volte all'anno di fatto e per molte funzioni paradossalmente mi sento meglio ora a 55 anni che dieci anni fa! Non è facile, ve lo assicuro, non è assolutamente facile smettere di fumare chi lo sostiene, chi fa il duro o l'eroina mente e mente spudoratamente ma per il momento ne sono assai felice e spero di continuare così, cercate di smettere è un consiglio da amico.
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Mela (26 anni)
Nazionalità italiana
14 dicembre 2021

Mia madre è morta tre anni fa, a soli 60 anni: è stata uccisa dalle sigarette. Fumava ogni giorno almeno un pacchetto di Marlboro gialle, da quando aveva circa 15 anni. Era una persona colta e intelligente e sapeva a cosa sarebbe necessariamente andata incontro -cos' altro ci si può aspettare in queste condizioni?-, ma la forte dipendenza le impediva di smettere. Tutta la vita -i brevi 23 anni che ho potuto passare con lei- le ho chiesto di smettere. Tutta la vita ho respirato il suo fumo passivo, e non ha smesso del tutto neanche quando era incinta: il che ovviamente, significa che anche io, pur non fumando, ho molte più probabilità di sviluppare tumori e altre patologie. Quando ha saputo che aspettava un nipotino, ha deciso che valeva la pena di vivere e di vederlo crescere, e quindi ha finalmente trovato la forza di smettere di fumare; peccato che fosse troppo tardi: dopo qualche mese di sintomi sospetti e analisi che sembravano relativamente a posto ("tranquilla, non muoio di sicuro", disse un giorno), fu ricoverata per fare analisi più estese perché non si capiva cosa avesse. Tornò a casa annunciandomi: " e così alla fine, mi sono beccata un tumore". Il tumore ai polmoni era nascosto dallo sterno e si era sviluppato molto in fretta. Ormai c'erano metastasi al cervello, al cervelletto, e in alcune ossa. I dottori sapevano che non potevano salvarla, al massimo prolungare la sua esistenza per un paio d'anni, così dicevano. Non ha fatto neanche in tempo a prepararsi a morire. Due mesi dopo è finita ricoverata d'urgenza con un'ischemia, non si sa se causata dal tumore stesso o da altro. Fatto sta che non puoi dare anticoagulanti a una persona con un tumore perché - così mi hanno spiegato, ma non sono un medico quindi non so dirvelo in termini scientifici- fluidificando il sangue favorisci la propagazione del tumore stesso. Si è spenta in cinque giorni. Ho assistito impotente all'orribile procedura per cui i nostri cari ci vengono sottratti dagli ospedali, e li puoi vedere per un'ora al giorno, mente stanno in un reparto emergenze fatiscente in stanze da quindici persone senza alcuna privacy mentre pregate che si liberi un posto letto decente nel reparto giusto, con le infermiere che corrono come delle matte, che cambiano i pannoloni in mezzo ai corridoi e non riescono a dare retta a tutti -non per colpa loro, è carenza di personale e di spazi. Intanto ogni giorno l'ischemia in corso la intaccava sempre di più; in quei dieci minuti al giorno che mi era concesso di vederla, non riuscivo quasi a capire cosa stesse dicendo. Solo frammenti di frasi; tra cui ne ricordo due: "che dici, secondo te ci torno a casa?", a cui ovviamente ho mentito. E "mi dispiace" - detta quasi piangendo, perché si rendeva conto che la stupidità del fumare le dannate sigarette la stava privando non solo di godere la pensione per cui ha sgobbato tutta la vita, ma stava privando di lei me a soli 23 anni, mio fratello, il nipotino - che così non ha mai conosciuto, perché è nato poche settimane dopo-, mio padre con cui aveva condiviso tutta la vita: speravano di invecchiare insieme; li ho visti tante volte scherzare su una vecchiaia che non c'è mai stata. Comunque a parte queste cose non si è capito nient'altro: qualunque comunicazione avesse voluto farci per le nostre vite o anche solo per dirci addio non l'ha potuta fare. Cinque giorni d'inferno in ospedale, svegli h24, sdraiati clandestinamente sul pavimento come dei senzatetto, assistendo alla scena del prete che le dava l'estrema unzione, ogni giorno una notizia peggiore fino allo scemare di ogni speranza. Per non dimenticare la sera in cui mi hanno intimato di andare a casa, e ho capito che non l'avrei mai più rivista. Non sarei mai voluta andarmene: d'altra parte, capivo che volevano proteggermi da qualcosa di troppo terribile. Le ho detto addio tra le lacrime, e la telefonata che ho ricevuto la mattina dopo non è stata una sorpresa. Da lì in poi non c'è stata pace: la nostra vita è stata completamente sconvolta, tra funerali, burocrazia, mio padre impazzito, una tizia sospetta che ha approfittatto della sua fragilità cercando di fregarlo e mi sta ancora occupando casa -per cui non posso tornare senza farmi venire io un tumore per lo stress-, mio fratello depresso, io a pezzi a cercare di ricominciare in un'altra città, mio nipote che non avrà mai la gioia di conoscerla, di sentire la sua voce e i suoi insegnamenti, di ricevere una sua carezza, un suo abbraccio. Diceva sempre che avrebbe tanto voluto dei nipotini. Mi sono resa conto che in realtà non è solo colpa delle sigarette di per sé: è colpa della nostra società, della nostra inerzia, delle pressioni sociali e delle stupide mode, del paradigma dominante sul lavoro e sul successo che ci fa lavorare e stressare tutto il tempo e quindi cercare valvole di sfogo come il fumo. Ed ecco il risultato. Fumatori, spero che questa testimonianza vi aiuti a trovare la spinta necessaria - lo so, è difficile - per buttare quel pacchetto di sigarette e non ricomprarle mai più. Non ne vale la pena. Vale piuttosto la pena di riuscire a godervi la vostra vita, il vostro tempo -l'unico bene che nessuno può mai restituirci-, vedere crescere i vostri figli e nipoti se ne avete, stare accanto a chi vi ama. Cambiate vita, cambiate lavoro, cambiate qualsiasi cosa vi stressi, o trovate un'altro modo per sfogarvi se non potete fare queste cose... altre droghe a parte, difficilmente c'è qualcosa che possa fare altrettanti danni alla salute di una persona - e di tutta la sua famiglia. In primis fatelo per voi stessi: nessuno merita di morire così. E nessuna delle persone che vi amano più di chiunque altro, meritano di vedervi morire così, di non potervi mai più rivedere e riabbracciare. P.S. ringrazio chiunque abbia creato questo spazio; avrei voluto fare io stessa una cosa di questo tipo, e vi ho trovati così. Mi piacerebbe incontrarvi per sapere di più dei vostri progetti e sapere se posso contribuire in qualche modo, ma non trovo contatti. Grazie.
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Marco (39 anni)
Nazionalità Svizzero
31 agosto 2021

La più grande crisi di ostaggi di tutti i tempi! Quasi un miliardo e mezzo di ostaggi in ogni paese del mondo! Un ostaggio giustiziato ogni 5 secondi! Ogni secondo un nuovo ostaggio viene catturato, proprio mentre accende la sua prima sigaretta! Un riscatto fenomenale, pagato a piccole dosi con l'acquisto di ogni pacchetto! Una situazione di ostaggio che dura da più di un secolo! Il sequestratore: le compagnie del tabacco! La loro arma preferita: la sigaretta! E soprattutto la loro tecnica: l'intossicazione psicologica! Sì, è incredibile l'assurdità che queste aziende sono riuscite - e riescono ancora - a far ingoiare a quasi un terzo dell'umanità, sotto lo sguardo lassista (complice?) dei signori che ci governano, troppo preoccupati per non uccidere la gallina dalle uova d'oro. L'illusione più bella del mondo, accuratamente confezionata con quei bei pacchetti colorati, con quegli accendini "fantasia", con quell'auto di Formula 1 che vince gara dopo gara, con quel cowboy che posa fiero sotto un cielo crepuscolare, con la visione di quel cammello immortalato nel firmamento, con quell'eroe romantico del tuo film preferito, con quei punti di riferimento della pausa caffè, del pasto, dell'aperitivo, ecc., con quella rassicurante sensazione di trovare il tuo pacchetto preferito in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo della terra, con le rassicuranti opinioni di altri fumatori che sono così "felici" di fumare. Che impresa magistrale riuscire a far sembrare la dipendenza da una droga dura, assuefacente e assassina, tanto vitale quanto mangiare, dormire, bere o respirare! E naturalmente, far sembrare il sollievo dell'astinenza come il più grande piacere dell'esistenza! Piacere? Comprereste un martello pneumatico solo per farlo funzionare e sentire il PIACERE quando il rumore si ferma? O comprereste delle scarpe troppo piccole e le indossereste tutto il giorno solo per provare il PIACERE di toglierle la sera? Vi prendereste la bronchite ogni settimana solo per sentire il PIACERE quando finisce? Sbatterebbe la testa contro un muro solo per sentire il PIACERE quando si ferma? E infine, accenderesti quella provvidenziale sigaretta per sentire il PIACERE di porre fine al desiderio che sta torturando la tua mente? Certo che lo faresti! Le compagnie del tabacco sono riuscite a intossicare il nostro subconscio, facendoci credere che abbiamo bisogno di fumare. Quindi, il modo più efficace per fermare questi bastardi è... smettere di fumare! Dobbiamo ricordarvi che UN SOLO fumatore che smette di fumare significa migliaia di franchi per i prossimi anni che l'industria, ma anche lo Stato, non incasserà mai! Fumatori, ribellatevi alla dittatura che vi è stata inflitta dalle compagnie del tabacco... diventando non fumatori!
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Anonimo (51 anni)
Nazionalità Italiana
27 ottobre 2020

Un fraterno saluto alla tribù.. Volevo condividere con voi una difficoltà inaspettata che mi ha creato un po' di difficoltà ieri.. Dopo 51 giorni senza fumare né utilizzare surrogati o medicinali. La notte precedente ho sognato che avevo fumato e mi sono svegliato giù di morale e con un profondo senso di colpa. Però essendo solo un sogno la cosa mi ha rincuorato. Il problema è sopraggiunto quando ho messo a posto la macchina e sotto un sedile ho trovato un pacchetto con alcune sigarette. Premetto che ho fumato più di un pacchetto al giorno per più di 30 anni. Ebbene sono stato tutto il giorno con il pensiero fisso delle sigarette. Fortunatamente non ho fumato ma ho utilizzato la mia solita tecnica in caso di astinenza : bere acqua dopo averla tenuta in bocca per qualche secondo e trattenere il respiro sempre per qualche secondo. Ho sentito la necessità di condividere quanto mi è accaduto anche perché oggi tutto è tornato nella norma e mi sento molto bene e forte.. Per questa ragione il consiglio che mi permetto di dare prima a me stesso e poi a chi ne avesse bisogno è di non mollare mai qualunque cosa accada.. Resistere a tutti i fattori esterni.. Grazie per l'accoglienza nella tribù.. Un abbraccio grande a tutti gli ex fumatori e a chi ci vuole provare.. Volere è potere
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Paolo (51 anni)

24 gennaio 2019

Ho smesso di fumare esattamente dieci mesi fa....dopo 25 anni di fumo. I primi anni ero un fumatore occasionale...in genere mi bastavano due pacchetti a settimana...poi ho cominciato a crescere il consumo per stabilizzarmi ad un pacchetto al giorno.Negli ultimi tre anni ho aumentato e raramente un pacchetto mi bastava...fino ad arrivare a 40...50 sigarette al giorno. Avevo provato già una volta a smettere circa dieci anni fa ,ma dopo sei mesi per una delusione amorosa ho ripreso fumando di più di quando avevo smesso. Ho smesso non perchè avevo problemi fisici ma per provare a ripulirmi e cercare di prevenire probabili patologie future....ho letto il libro di Allen Carr...la prima settimana è stata durissima...tremori e forti crisi di astinenza da nicotina...dopo un mese ho cominciato a stare decisamente meglio ed ho ripreso a fare sport...camminate veloci quasi quotidiane anche di quindici...venti chilometri...la mia vita è cambiata...son dimagrito e tonico...ho molta più energia...mi sento molto più sicuro. Auguro veramente ai fumatori ..ai tabagisti cronici come lo ero io di riuscire a trovare la forza di smettere....i benefici sono enormi ...il più bel regalo che una persona può fare a se stesso.
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Anonimo (34 anni)
Nazionalità Italiana
22 ottobre 2023

Ho ricominciato a fumare dopo 7 anni! Ciao a tutti, vi racconto la mia esperienza e spero anche di ricevere qualche consiglio. Ho iniziato a fumare come tanti per gioco a 14 anni e dai 15 ai 25 ho fumato seriamente, dalle 10 alle 20 sigarette al giorno, tra tradizionali e rollate. A 25 anni col desiderio di cominciare a fare sport e diminuire il fumo, mi sono imbattuta nel film tratto dal libro di Allen carr "è facile smettere di fumare se sai come farlo" e dopo 3/4 tentativi di un mese o poco più, sono riuscita a smettere per ben 7 anni! Detto ciò e dopo anni di attività fisica intensa e disinteressamento totale verso le sigarette, circa due anni fa, in compagnia di persone che fumavano ad una festa di capodanno ho fatto l'enorme sbaglio di riprovarne una, pensando di essere totalmente padrona della situazione. Mi fece anche schifo ma dopo qualche giorno ne fumai un'altra e fu così che dopo un paio di mesi avevo ricomprato il pacchetto. Premetto che vivo con una persona che fuma e sicuramente questa cosa non mi ha aiutata ma negli ultimi tempi alterno mesi in cui fumo a mesi in cui mi rimetto in testa di smettere. Il problema sorge quando ho un momento di stress o forte nervosismo in cui mi scatta qualcosa per cui mi ributto subito li e non so più come fare per evitarlo. La prima volta che ho smesso sono durata 7 anni mentre ora sembra che dopo un mese mi basti una brutta giornata per tornare dal mostriciattolo della nicotina a cercare conforto. Ho allentato anche con lo sport, vorrei smettere per davvero stavolta e ricominciare ad essere attiva, cosa che ai tempi mi aiutò molto ma poi vidi un collega che faceva sport e fumava e pensai allora posso anch'io e quella piccola convinzione che mi aiutava, quella vocina che mi diceva se fumi non puoi allenarti, sparì. Ho ricomprato il famoso libro di Allen carr e spero sia la volta buona, vi aggiornerò, nel frattempo commenti e consigli sono ben accetti. Un abbraccio!
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