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"fumo" (39)

Cédric (37 anni)
Nazionalità Svizerro
31 agosto 2021

Ciao a tutti. Ho 46 anni, ho iniziato a fumare a 17 anni (per divertimento) e ho smesso a mezzanotte dell'ultima giornata mondiale senza tabacco. 29 anni di fumo, quarto giorno per smettere. 4 giorni rispetto a 29 anni, sono circa 300 metri rispetto alla distanza Bordeaux-Parigi. Si potrebbe anche dire che sto viaggiando sul dorso di una lumaca e che non sono ancora arrivato. 4 giorni sono davvero insignificanti. Ma da una parte batte tutti i miei precedenti record e dall'altra comincio già a capire perché ho potuto passare 29 anni a fumare, e a credere di essere felice di fumare. Le sigarette sono una strega mistificante che è una formidabile esperta di illusioni. L'illusione che sia indispensabile per i bei tempi e che sarebbero meno belli senza di essa. L'illusione perfetta che lenisce. L'illusione che sia un'amica che accompagna e aiuta. O quella, tra le più terribili, che il fumo è una cura per la noia. È all'inizio di Les Fleurs du Mal: farebbe volentieri della terra un relitto, e in uno sbadiglio inghiottirebbe il mondo: è la noia. Probabilmente ho fumato decine di migliaia di sigarette per sfuggire o ingannare la mia noia. Le sigarette sono diaboliche nel senso che anche se la mia ragione mi permette di essere pienamente consapevole che sono solo una somma di illusioni ineluttabilmente distruttive, mi mancano ancora terribilmente. Già. Non sono mai riuscito a fermarmi per più di un giorno, perché ho sempre cercato in tutti i modi, soprattutto per compiacere qualcun altro che me stesso. Così sono riuscito per qualche giorno o anche qualche settimana a passare da 20 o 25 al giorno a meno di 5, dicendomi che poi avrei smesso più facilmente, e soprattutto più tardi, ovviamente più tardi. Ma questa strategia, almeno per me, era destinata a fallire: non affrontava le mistificazioni essenziali del mio fumo. Al contrario, li ha mantenuti, poiché ho riservato il tabacco per i momenti giusti. La strega aveva il sopravvento e io ero convinto che le sigarette aumentavano il mio piacere di dieci volte, il che mi condannava ad abusarne ancora a breve o a lungo termine. Ma questa volta ne faccio una questione personale. Ciò che mi aiuta notevolmente è ovviamente il cerotto, ma anche tutto il sostegno che trovo (famiglia e internet). È anche il ricordo che ho di alcune foto terribili del cancro alla bocca e alla gola. È anche il fatto che il fumo è ormai vietato nei luoghi pubblici: questa eliminazione di un'infinità di fonti di tentazione è un aiuto particolarmente prezioso. E poi ci sono i soldi. Spendere più di 150 al mese per questo è uno spreco indecente di denaro oggi, non è vero? In realtà, il vero lavoro per me è riuscire a mettere in discussione la mia concezione del piacere, dei piaceri, ridefinire e adottare un nuovo sistema di valori e di conseguenza di azioni, all'interno del quale le sigarette non avranno più posto. E' già molto dura per me, solo quattro giorni dopo aver smesso, e anche se mi ero preparato per diverse settimane prima di smettere entrando in un club di Karate, riprendendo un'attività regolare, e facendo una piccola dieta per modificare il mio rapporto con l'eccesso (e ritrovare quella figura misteriosamente affascinante che aveva stregato la mia futura moglie verso la fine del secolo scorso). Per il momento, è l'idea di passare attraverso l'umiliazione di perdere di nuovo contro la strega che mi sta trattenendo dal ricadere. Ma devo reimparare quasi tutto, rivivere un sacco di prime volte: la prima volta che bevo senza fumare. La prima volta che ho amici a casa senza fumare. È la prima volta che vado al lavoro senza fumare, e che lascio il lavoro senza fumare. Primo stress, prima serata in terrazza, prima passeggiata, ecc. È quasi un'altra vita, che so essere più intelligente, più epicurea, più sana e in definitiva più piacevole. Ma temo di aver visto solo una minima parte di tutte le trappole che la strega è capace di mettere in atto per riconquistarmi. E se non si arrendesse mai?
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Giovanni (25 anni)
Nazionalità Italiana
18 aprile 2021

Ho smesso di fumare il 19/11/2019 dopo 5 anni di tabagismo (10-15 sigarette rollate al giorno). Nonostante il numero di sigarette fumate che può sembrare contenuto, ero molto dipendente dalla sigaretta. Per me era una "Compagna" di vita, scandiva la mia giornata, mi faceva stare bene e mi faceva andare avanti. Facevo fatica a restare più di 3-4 ore senza una sigaretta ed era la prima cosa a cui pensavo alla mattina. Ho smesso DI COLPO e anche in un periodo di forte stress. Da diversi mesi, fumare mi stava nauseando nel senso morale: era un vizio che mi vergognava, mi aveva reso uno schiavo. Poi, ho iniziato pure a rendermi conto dei danni fisici di anni di fumo: macchie sui denti, tosse, opacità della pelle. Un bel giorno ho pensato intensamente a tutti sti anni di fumo, come si era evoluta la mia dipendenza negli anni e cosa avrebbe comportato portare avanti questo vizio. Sono andato a letto con l'idea utopica di smettere definitivamente di fumare. Dal giorno dopo, il 19 Novembre 2019, non ho più toccato una sigaretta. Sono passati 17 MESI senza fumo e sono qui per darvi la motivazione per smettere. I Primi Giorni sono stati durissimi, mal di testa improvvisi, sempre deconcentrato, mal di pancia, fatica ad addormentarsi. Quando vedevo una persona fumare, avevo una brama di fumare pazzesca. Dai 4 ai 7 giorni ancora peggio, la nicotina sparita dal corpo del tutto e la crisi di astinenza raggiunge il suo apice. Dopo la prima Settimana, ancora tanta crisi di astinenza, ma si iniziano a sentire i grossi benefici e la pulizia nel nostro corpo (quanto catarro che ho sputato). Dopo il primo Mese, l'astinenza Fisica è passata, anche se durante capodanno ed altre festività, con l'alcool in corpo avevo una voglia pazzesca lo stesso. La voglia psicologica di sigaretta è rimasta forte fino a 3-4 mesi dal giorno in cui ho smesso. Ho definitivamente smesso di avere pensieri sulla sigaretta dopo 1 anno. Anche se dopo quasi un anno e mezzo, ogni tanto quando bevo e sono in compagnia, mi viene voglia di sigaretta, ma la scaccio dopo qualche secondo. Penso comunque di essere guarito dalla dipendenza del fumo, ma potrei comunque essere molto vulnerabile se ci ricado. CONSIGLIO vivamente di non utlilizzare mezze misure e di smettere di colpo e in modo definitivo come ho fatto io. Puntate ad arrivare dapprima a 10 giorni, sembreranno un'infinità ma è un buonissimo punto di partenza. Dopo i 10 giorni, vi assicuro che è tutta in DISCESA. Io ho smesso in una condizione di forte stress, con il tabacco pieno sul comodino e fino a 2 giorni prima con l'idea in testa che per smettere mi sarebbe servita 1 mese in una clinica specializzata. SI PUO' FARE, basta avere Volontà. Giovanni
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wally (60 anni)
Nazionalità italiana
29 febbraio 2024

Non era nei pensieri smettere di fumare dopo bho? 30 anni? Nonostante amici vicini che ti dicono sempre ..e dai smetti!! Sempre ignorati !!mentre cmq per rispetto uscivo fuori nel terrazzo a fumare!! Poi per un intervento dentistico con punti ,il mio Amico dottore mi ha detto: stasera mangia GELATO E NON FUMARE senza specificare per quanto tempo e quindi per PAURA per una settimana ,ho smesso di fumare e poi tolti i punti mi sono accorto che potevo fare a meno di fumare. Ho preso il treno per Milano e dopo 3 ore di viaggio scendendo alla stazione mi sono accorto che non mi mancava accendere la sigaretta , ma cmq ho mangiato una mentina!!! Stasera mentre scrivo sono passati 2 mesi senza fumare e ho presi 2 treni per Milano da Roma e il pacchetto di sigarette è ancora sul mio mobile!! Certo ogni tanto mi viene la voglia...e allora MENTINA!!! fra 5 giorni sono 2 mesi che non fumo (sig!!!) e allora manderò un messaggio alla mia carissima Amica , che sempre mi rompeva ...dai smetti di fumare ...ecc..e sarà una GIOIA vedere la sua piacevole sorpresa !!!La sua Gioia per il Suo Amico che è riuscito a smettere di fumare!! l'ho fatto per ME ,naturalmente, ma non vi nascondo la gioia di raccontarlo a Lei, che tanto mi rompeva sul fumo!!! Oggi ho capito che il fumo è solo GESTUALITA'.....spero di riuscire ad andare avanti...stasera il pacchetto e lì se voglio, ma resterà li promesso!!. Invece una cosa che non ho ancora fatto , ma sarebbe giusto cominciare .. E' METTERE OGNI GIORNO NEL SALVADNAIO ,5 EURO !! Ciao a tutti e Buona sorte.
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Jeremy (32 anni)
Nazionalità Belge
31 agosto 2021

Ciao, ho iniziato a fumare quando avevo 12 anni, sì, può sembrare giovane... Ma quando si inizia a un'età così giovane, è soprattutto per adattarsi agli altri, per inserirsi in un gruppo di amici, per "apparire bene" e non essere respinti dagli altri. Ma a quell'età non siamo consapevoli delle conseguenze che il fumo può avere sulla nostra salute. Sono entrato nel vortice, a 16 anni sono riuscito a smettere di fumare per un anno, ma è seguita una piccola depressione e ci sono ricaduto, trascinato da un amico che non era migliore di me. Non avrei mai dovuto farlo! Qualche anno dopo ho cominciato a rendermi conto dei danni che il fumo stava facendo alla mia salute, quando correvo tossivo sangue, vomitavo più spesso, ero nervoso, spesso stanco, avevo un alito da cammello e ho cominciato a preoccuparmi davvero quando i miei denti hanno cominciato a macchiarsi. Poi ho incontrato una donna di 49 anni con un "buco in gola", aveva subito una tracheotomia (sembra giovane, vero?) a causa del fumo. Non capivo una parola di quello che diceva. E questo è stato il fattore scatenante, quando sono tornato a casa, ho buttato via tutto e ho smesso di fumare un anno fa. Ci penso ancora perché ci vuole forza di volontà per smettere, ma tutto è cambiato. Non ho più le macchie sui denti e naturalmente ho ridotto il rischio di ammalarmi di cancro. E spero che tutti quelli che vogliono smettere di fumare lo facciano, perché ora mi privo di certe uscite con il rischio di essere asfissiato dalle sigarette degli altri e sono stufo di lavare vestiti che puzzano in meno di un'ora! Ora sto incontrando il fenomeno dell'esclusione dei non fumatori e mi pento davvero di aver messo una sigaretta in bocca la prima volta. Onestamente, viviamo meglio senza!
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Anonimo (34 anni)
Nazionalità Italiana
22 ottobre 2023

Ho ricominciato a fumare dopo 7 anni! Ciao a tutti, vi racconto la mia esperienza e spero anche di ricevere qualche consiglio. Ho iniziato a fumare come tanti per gioco a 14 anni e dai 15 ai 25 ho fumato seriamente, dalle 10 alle 20 sigarette al giorno, tra tradizionali e rollate. A 25 anni col desiderio di cominciare a fare sport e diminuire il fumo, mi sono imbattuta nel film tratto dal libro di Allen carr "è facile smettere di fumare se sai come farlo" e dopo 3/4 tentativi di un mese o poco più, sono riuscita a smettere per ben 7 anni! Detto ciò e dopo anni di attività fisica intensa e disinteressamento totale verso le sigarette, circa due anni fa, in compagnia di persone che fumavano ad una festa di capodanno ho fatto l'enorme sbaglio di riprovarne una, pensando di essere totalmente padrona della situazione. Mi fece anche schifo ma dopo qualche giorno ne fumai un'altra e fu così che dopo un paio di mesi avevo ricomprato il pacchetto. Premetto che vivo con una persona che fuma e sicuramente questa cosa non mi ha aiutata ma negli ultimi tempi alterno mesi in cui fumo a mesi in cui mi rimetto in testa di smettere. Il problema sorge quando ho un momento di stress o forte nervosismo in cui mi scatta qualcosa per cui mi ributto subito li e non so più come fare per evitarlo. La prima volta che ho smesso sono durata 7 anni mentre ora sembra che dopo un mese mi basti una brutta giornata per tornare dal mostriciattolo della nicotina a cercare conforto. Ho allentato anche con lo sport, vorrei smettere per davvero stavolta e ricominciare ad essere attiva, cosa che ai tempi mi aiutò molto ma poi vidi un collega che faceva sport e fumava e pensai allora posso anch'io e quella piccola convinzione che mi aiutava, quella vocina che mi diceva se fumi non puoi allenarti, sparì. Ho ricomprato il famoso libro di Allen carr e spero sia la volta buona, vi aggiornerò, nel frattempo commenti e consigli sono ben accetti. Un abbraccio!
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Anonimo (21 anni)
Nazionalità Italiana
28 luglio 2023

Buongiorno, Sono un ragazzo di 21 anni e mezzo. Ho fumato raramente durante l’adolescenza, e il mio primo pacchetto di sigarette l’ho comprato quando mancavano pochi giorni ai miei 20 anni. Per quasi un annetto ho fumato sigarette occasionalmente (perché non volevo farmi beccare dai miei) anche se con il passare dei mesi il numero aumentava (una sera ne ho fumate 70 praticamente di fila). Così a inizio novembre 2021 sono passato all’Iqos e lì è iniziata la vera dipendenza. In questo periodo ho fumato davvero tanto, e da qualche mese sono stabile sulle 25-30 al giorno (in un giorno normale), ma se esco o sto fuori fino a tardi supero tranquillamente i 2 pacchetti al giorno. Sono totalmente dipendente, mi alzo al mattino e esco immediatamente sul balcone a fumare, all’università esco a fumare ad ogni cambio d’ora, a volte quando posso fumo anche durante i pasti, fumo mentre guido, e se vado a dormire senza aver fumato subito prima mi sveglio automaticamente nel cuore della notte per fumare. E gli effetti ci sono già: fiatone costante a fare due piani di scale, tosse forte con catarro che non va mai via. Però mi piace troppo fumare e non voglio smettere per il momento. Sono totalmente schiavo dell’iqos, oltre al fatto che sto spendendo una fortuna (minimo 200 euro al mese). Purtroppo vedo le malattie come una cosa lontana, al momento non ho paura, anche se i miei polmoni mi ricordano ogni giorno il male che sto facendo al mio corpo. Ma ho fatto questa scelta e dovrà partire solo da me un’eventuale decisione di smettere, anche se sarà durissima.
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Anonimo (44 anni)
Nazionalità Italia
06 novembre 2022

Ho iniziato a fumare quando avevo 16 anni e non ho mai smesso o provato a smettere per quasi 30 anni. Fumavo non meno di un pacchetto al giorno, forse 30 sigarette, non di più. Per anni fumare ha condizionato la mia esistenza, scandito i ritmi della mia vita. La nicotina è uno stupefacente, è un narcotico, solo che, a differenza delle altre droghe è legale, nulla di più, nessun altra differenza. La dipendenza è dipendenza qualunque sostanza la dia. Oggi sono 8 giorni che non fumo, a un certo punto la mente ti dice di buttarle, loro ti chiamano, ti cercano, sono forti, non vogliono lasciarti stare. Il primo giorno, un sabato, pensavo di morire senza di loro. Domenica: sono sopravvissuto. Lunedì: il richiamo è forte, io altrettanto. Martedì: non accade nulla. Mercoledì: mi illudo, ne sono uscito, ho vinto il richiamo delle sirene. Giovedì: il richiamo è forte, feroce, bestiale, frusta e sgabello, ho domato il leone. Venerdì: di nuovo, la bestia ritorna più forte di prima. Sabato: sto per cedere, ma ragiono, non ha senso cedere adesso, sono 7 giorni, se sono arrivato a questo punto potrei anche andare oltre... Domenica: razionalizzo, è uno stupefacente legale, perché drogarsi con la nicotina se non voglio? Oggi capisco che a nessuno piace realmente fumare, è una scusa, il piacere della sigaretta. La verità è che vogliamo la nicotina e che ci scrivono sui pacchetti che acquistiamo che il fumo fa male, che fa questo o quello, ma nessuno ci scrive la verità: fuma scemo! Però a tutti voi dico, se sono riuscito io una settimana ci posso riuscire anche per sempre e se ci riesco io, dipendente come sono che mai avrei pensato di resistere più di due ore... la verità si dica, potete farlo anche voi! Allora coraggio, la strada è dura ma abbiamo già dato ed è ora di non dare più adesso che siamo ancora così in salute che ci permettiamo di fumare.
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raffy (60 anni)
Nazionalità ch
03 novembre 2022

Carissimi...leggendo un pò di testimonianze mi rendo conto ch dopo 2 giorni e mezzo che non tocco sigaretta non é molto..ma come chi sta mettendosi alla prova come me sa benissimo che i primi giorni sono i più difficili senza fumo! per questo motivo scrivo a voi che come me avete iniziato questa sfida il primo novembre (una bella data 1.11.22) sto andando di cicche alla nicotina caramelle senza zucchero e bastoncini di liquirizia...e per il momento sto riuscendo nel mio intento, anche se più volte al giorno sento la voglia del piacere di accendermi una sigaretta... ma poi mi dico che con tutto lo sforzo che ho fatto fin'ora a non toccare sigaretta sarebbe un vero peccato fumarne una! A chi come me ha aderito al mese senza fumo auguro di riuscire al meglio in questa faticosa ma ripagante sfida!!! Un caro saluto a tutti Raffy
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Anonimo (21 anni)
Nazionalità Italiana
12 ottobre 2022

Buongiorno, Sono un ragazzo di 21 anni e mezzo. Ho fumato raramente durante l’adolescenza, e il mio primo pacchetto di sigarette l’ho comprato quando mancavano pochi giorni ai miei 20 anni. Per quasi un annetto ho fumato sigarette occasionalmente (perché non volevo farmi beccare dai miei) anche se con il passare dei mesi il numero aumentava (una sera ne ho fumate 70 praticamente di fila). Così a inizio novembre 2021 sono passato all’Iqos e lì è iniziata la vera dipendenza. In questo periodo ho fumato davvero tanto, e da qualche mese sono stabile sulle 25-30 al giorno (in un giorno normale), ma se esco o sto fuori fino a tardi supero tranquillamente i 2 pacchetti al giorno. Sono totalmente dipendente, mi alzo al mattino e esco immediatamente sul balcone a fumare, all’università esco a fumare ad ogni cambio d’ora, a volte quando posso fumo anche durante i pasti, fumo mentre guido, e se vado a dormire senza aver fumato subito prima mi sveglio automaticamente nel cuore della notte per fumare. E gli effetti ci sono già: fiatone costante a fare due piani di scale, tosse forte con catarro che non va mai via. Però mi piace troppo fumare e non voglio smettere per il momento. Sono totalmente schiavo dell’iqos, oltre al fatto che sto spendendo una fortuna (minimo 200 euro al mese). Purtroppo vedo le malattie come una cosa lontana, al momento non ho paura, anche se i miei polmoni mi ricordano ogni giorno il male che sto facendo al mio corpo. Ma ho fatto questa scelta e dovrà partire solo da me un’eventuale decisione di smettere, anche se sarà durissima.
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Mela (26 anni)
Nazionalità italiana
14 dicembre 2021

Mia madre è morta tre anni fa, a soli 60 anni: è stata uccisa dalle sigarette. Fumava ogni giorno almeno un pacchetto di Marlboro gialle, da quando aveva circa 15 anni. Era una persona colta e intelligente e sapeva a cosa sarebbe necessariamente andata incontro -cos' altro ci si può aspettare in queste condizioni?-, ma la forte dipendenza le impediva di smettere. Tutta la vita -i brevi 23 anni che ho potuto passare con lei- le ho chiesto di smettere. Tutta la vita ho respirato il suo fumo passivo, e non ha smesso del tutto neanche quando era incinta: il che ovviamente, significa che anche io, pur non fumando, ho molte più probabilità di sviluppare tumori e altre patologie. Quando ha saputo che aspettava un nipotino, ha deciso che valeva la pena di vivere e di vederlo crescere, e quindi ha finalmente trovato la forza di smettere di fumare; peccato che fosse troppo tardi: dopo qualche mese di sintomi sospetti e analisi che sembravano relativamente a posto ("tranquilla, non muoio di sicuro", disse un giorno), fu ricoverata per fare analisi più estese perché non si capiva cosa avesse. Tornò a casa annunciandomi: " e così alla fine, mi sono beccata un tumore". Il tumore ai polmoni era nascosto dallo sterno e si era sviluppato molto in fretta. Ormai c'erano metastasi al cervello, al cervelletto, e in alcune ossa. I dottori sapevano che non potevano salvarla, al massimo prolungare la sua esistenza per un paio d'anni, così dicevano. Non ha fatto neanche in tempo a prepararsi a morire. Due mesi dopo è finita ricoverata d'urgenza con un'ischemia, non si sa se causata dal tumore stesso o da altro. Fatto sta che non puoi dare anticoagulanti a una persona con un tumore perché - così mi hanno spiegato, ma non sono un medico quindi non so dirvelo in termini scientifici- fluidificando il sangue favorisci la propagazione del tumore stesso. Si è spenta in cinque giorni. Ho assistito impotente all'orribile procedura per cui i nostri cari ci vengono sottratti dagli ospedali, e li puoi vedere per un'ora al giorno, mente stanno in un reparto emergenze fatiscente in stanze da quindici persone senza alcuna privacy mentre pregate che si liberi un posto letto decente nel reparto giusto, con le infermiere che corrono come delle matte, che cambiano i pannoloni in mezzo ai corridoi e non riescono a dare retta a tutti -non per colpa loro, è carenza di personale e di spazi. Intanto ogni giorno l'ischemia in corso la intaccava sempre di più; in quei dieci minuti al giorno che mi era concesso di vederla, non riuscivo quasi a capire cosa stesse dicendo. Solo frammenti di frasi; tra cui ne ricordo due: "che dici, secondo te ci torno a casa?", a cui ovviamente ho mentito. E "mi dispiace" - detta quasi piangendo, perché si rendeva conto che la stupidità del fumare le dannate sigarette la stava privando non solo di godere la pensione per cui ha sgobbato tutta la vita, ma stava privando di lei me a soli 23 anni, mio fratello, il nipotino - che così non ha mai conosciuto, perché è nato poche settimane dopo-, mio padre con cui aveva condiviso tutta la vita: speravano di invecchiare insieme; li ho visti tante volte scherzare su una vecchiaia che non c'è mai stata. Comunque a parte queste cose non si è capito nient'altro: qualunque comunicazione avesse voluto farci per le nostre vite o anche solo per dirci addio non l'ha potuta fare. Cinque giorni d'inferno in ospedale, svegli h24, sdraiati clandestinamente sul pavimento come dei senzatetto, assistendo alla scena del prete che le dava l'estrema unzione, ogni giorno una notizia peggiore fino allo scemare di ogni speranza. Per non dimenticare la sera in cui mi hanno intimato di andare a casa, e ho capito che non l'avrei mai più rivista. Non sarei mai voluta andarmene: d'altra parte, capivo che volevano proteggermi da qualcosa di troppo terribile. Le ho detto addio tra le lacrime, e la telefonata che ho ricevuto la mattina dopo non è stata una sorpresa. Da lì in poi non c'è stata pace: la nostra vita è stata completamente sconvolta, tra funerali, burocrazia, mio padre impazzito, una tizia sospetta che ha approfittatto della sua fragilità cercando di fregarlo e mi sta ancora occupando casa -per cui non posso tornare senza farmi venire io un tumore per lo stress-, mio fratello depresso, io a pezzi a cercare di ricominciare in un'altra città, mio nipote che non avrà mai la gioia di conoscerla, di sentire la sua voce e i suoi insegnamenti, di ricevere una sua carezza, un suo abbraccio. Diceva sempre che avrebbe tanto voluto dei nipotini. Mi sono resa conto che in realtà non è solo colpa delle sigarette di per sé: è colpa della nostra società, della nostra inerzia, delle pressioni sociali e delle stupide mode, del paradigma dominante sul lavoro e sul successo che ci fa lavorare e stressare tutto il tempo e quindi cercare valvole di sfogo come il fumo. Ed ecco il risultato. Fumatori, spero che questa testimonianza vi aiuti a trovare la spinta necessaria - lo so, è difficile - per buttare quel pacchetto di sigarette e non ricomprarle mai più. Non ne vale la pena. Vale piuttosto la pena di riuscire a godervi la vostra vita, il vostro tempo -l'unico bene che nessuno può mai restituirci-, vedere crescere i vostri figli e nipoti se ne avete, stare accanto a chi vi ama. Cambiate vita, cambiate lavoro, cambiate qualsiasi cosa vi stressi, o trovate un'altro modo per sfogarvi se non potete fare queste cose... altre droghe a parte, difficilmente c'è qualcosa che possa fare altrettanti danni alla salute di una persona - e di tutta la sua famiglia. In primis fatelo per voi stessi: nessuno merita di morire così. E nessuna delle persone che vi amano più di chiunque altro, meritano di vedervi morire così, di non potervi mai più rivedere e riabbracciare. P.S. ringrazio chiunque abbia creato questo spazio; avrei voluto fare io stessa una cosa di questo tipo, e vi ho trovati così. Mi piacerebbe incontrarvi per sapere di più dei vostri progetti e sapere se posso contribuire in qualche modo, ma non trovo contatti. Grazie.
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